La valigia di Pia: il bagaglio dell’emigrante
Oggi vi racconterò la storia di un ragazzo emigrante che ha lasciato la famiglia per approfondire i suoi studi lontano da casa e adesso vive e lavora stabilmente all’estero. Il ponte del primo novembre sarà l’occasione per tornare a casa e per riabbracciare amici e parenti.
Il bagaglio dell’emigrante pesa molto di più di una normale valigia perché contiene al suo interno un carico di emozioni e sensazioni dal sapore nostalgico.
Nella sua borsa custodisce infatti un segreto: La mamma tra meno di un mese festeggerà il compleanno – riflette, sistemando con cura la preziosa confezione da regalo – ci voleva qualcosa di speciale.
Ricorda ancora le lacrime trattenute a stento dalla mamma quando per la prima volta si erano separati: con un bagaglio colmo di libri e di speranze per il futuro, lui aveva lasciato il nido promettendo che sarebbe tornato presto, subito dopo la laurea. Per entrambi era bastato uno sguardo a capire che non sarebbe stato così presto.
Così, in una tacita e silenziosa complicità, gli anni erano passati in fretta e giorno dopo giorno si sentiva sempre più lontano da casa. Al giovane emigrante dall’aspetto un po’ goffo e con i capelli arruffati, adesso si sostituisce un uomo in carriera, ben vestito e con la voce profonda. Nella sua valigia non manca il tablet, giusto per dare uno sguardo alle ultime mail durante il viaggio.
Completando gli ultimi preparativi per la partenza, egli assapora già l’atmosfera di casa, le calorose attenzioni della mamma, lo sguardo fiero del papà, il sorriso del fratello maggiore che tra le righe lascia trapelare la sua ammirazione.
Quasi me lo stavo dimenticando! – pensa l’emigrante, aggiungendo ai suoi bagagli un altro regalo –Non me lo sarei mai perdonato se l’avessi dimenticato.
Si tratta di una borsa per la nipotina, una borsa firmata della nuova collezione perché adesso lei ha 17 anni, un carattere da peperino e persino il primo fidanzatino. Sono ormai finiti i tempi delle bambole e delle urla quando lei giocava scorazzando per la casa mentre lui nella stanza accanto stava studiando per gli esami della maturità.
Tutto è pronto per la partenza, ma un sorriso amaro si schiude tra le sue labbra prendendo le chiavi della macchina: Adesso guido una berlina di lusso – sospira – ma quanto mi è costato lasciare casa… Un giorno tornerò, ne sono certo!