L’8 giugno ricorre il World Ocean Day, La Giornata Mondiale degli Oceani, volta a sensibilizzare sull’importanza di mari e oceani per l’ambiente, per il clima e anche per l’economia mondiale.

La data scelta per la ricorrenza è quella della Conferenza Mondiale sull’Ambiente e Sviluppo di Rio de Janeiro del 1992, in occasione della quale si è sottolineato che la nostra salute non può prescindere da quella dei nostri mari.

Secondo alcuni dati allarmanti divulgati dall’Onu, si stima che nel 2050 nei mari e negli oceani sarà presente più plastica che pesci, pertanto è fondamentale focalizzarsi a tutti i livelli su questa tematica.

A 32 anni dalla Conferenza, sono molte le realtà che si occupano di salvaguardare l’ambiente marino, negli ambiti più diversi: tra le associazioni di volontariato, non possiamo non citare la onlus Plastic Free, che si occupa a livello nazionale di sensibilizzare mediante attività di formazione e di clean-up, ossia di raccolta dei rifiuti in prossimità delle coste.

Nell’epoca dei social network, poi, sono tanti gli account che si occupano di questi temi, come Archeoplastica, che giornalmente condivide foto e video dei ritrovamenti lungo le spiagge italiane – rifiuti risalenti anche a 40, 50 anni fa! – evidenziando in questo modo l’impatto che questi possono avere, soprattutto alla lunga, sui litorali.

La salvaguardia dell’ambiente marino talvolta si interseca inaspettatamente con la produzione di prodotti di tutt’altro genere, e questo è il caso di GOT BAG, azienda tedesca che produce zaini, borse, valigie e accessori realizzati con materiali provenienti dalla Ocean Impact Plastic, ossia dai rifiuti plastici raccolti lungo le coste dell’Indonesia, mediante un sistema a rete volto a creare partnership con associazioni, generare nuovi posti di lavoro e, in generale, una profonda sensibilizzazione sul tema della salvaguardia dei mari.

In prossimità dell’estate e delle vacanze, è importante prendersi un momento per ragionare sul prezioso tesoro che ci troviamo davanti, e sul modo migliore di prendercene cura.