“Save The Duck”, il brand di piumini e capi outerwear  100% animal free, è un’idea di Nicolas Bargi, imprenditore che fa parte della terza generazione di industriali attivi nel tessile, al fine di salvare il pianeta e promuovere una politica a tutela degli animali in estinzione.

Un capo di abbigliamento innovativo che punta a triplicare il fatturato dell’azienda e crescere all’estero, dove sino ad ora, nonostante vi sia una forte competizione di mercato, ha trovato anche tante approvazioni e consensi.

 Save The Duck, il capospalla green più famoso del momento, ha nel logo un’oca che fischietta spensierata, un concept giovane ed ecologico nato per proteggere il pianeta da quelle attività umane che negli ultimi secoli stanno portando ad una vera catastrofe naturale.

 E il marchio, che letteralmente vuole indicare lo slogan “salviamo le anatre”, è stato fondamentale, negli ultimi anni infatti, grazie alla visione di Bargi, sono state salvate milione di oche destinate al macello e alla moda grazie alla famosa e ricercata tecnologia Plumtech.

Di cosa parliamo? Di un’ovatta tecnica termoisolante soffice, che viene usata nell’imbottitura al posto della vera piuma; Plumtech infatti, rispetto alle tradizionali ovatte in poliestere, consente di realizzare  capi ad ingombro limitato, garantendo leggerezza e massima libertà di movimento.

E non solo, nel 2018 infatti il brand Save The Duck crea una capsule collection formidabile, dove per fabbricare i piumini viene usata la plastica riciclata raccolta dall’oceano, un’idea sostenibile da 10 e lode che ha visto il boom di vendite in commercio.

Un concept di successo che ha visto importanti collaborazioni, come quella con il WWF, per cui l’azienda green ha creato in edizione speciale una collezione di capispalla ecologici in 50 tonalità di colore che rappresentano ogni animale o habitat naturale a rischio eliminazione della specie come l’ Orango, l’ Orso polare, la Tigre,la foresta di Sumatra.

Un marchio in ascesa che colleziona successi, come il 5 Settembre 2019, un giorno memorabile per il brand italiano diventato prima azienda fashion in Italia ad ottenere la certificazione riservata ai best performer a livello sociale e ambientale, conquistando la certificazione B Corp.

“Siamo estremamente felici e orgogliosi di avere ottenuto la certificazione B corp con un punteggio così alto, fin dall’inizio ci siamo distinti per la nostra attenzione all’ambiente e alla società. Questa certificazione rappresenta uno stimolo ulteriore per continuare a crescere e migliorare sempre di più” – ha dichiarato Nicolas Bargi, che in Save The Duck è fondatore e amministratore delegato.

I piumini eco-friendly hanno un’eccellente efficienza termica e comfort garantito, sportivi e metropolitani, sono perfetti nelle giornate umide e uggiose e per una stagione all’insegna del colore  il brand non dimentica il suo lato cool, proponendo una vasta scelta di tinte pop sia per lei che per lui.

Tra i capispalla uomo della nuova collezione Save the Duck spicca un modello must-have di stagione, il piumino imbottito, in tessuto tecnico e cappuccio di colore grigio, un comodo alleato nelle fredde giornate invernali.

Sportivo e dinamico, il giubbotto ha le tasche laterali con zip nascoste e una interna che permettono di trasportare gli effetti personali durante la quotidianità con sicurezza e praticità.

Spiritoso e colorato è invece il nuovo piumino da uomo in tessuto tecnico rosso con cappuccio e chiusura con zip a doppio cursore.

Il modello, dotato di tasche laterali con zip, polsini regolabili con bottone e logo in gomma sulla manica, è capace di spezzare la monotonia di tutti i giorni grazie alle nuance accese di cui si tingono i giubbotti della nuova collezione Save The Duck.

Infine, decisamente trendy è il piumino imbottito da uomo realizzato con lavorazione trapuntata di colore blu intenso, chiusura con zip a doppio cursore e cappuccio removibile.

Evergreen di stagione, vi accompagnerà durante tutto il periodo invernale ed è ideale per coloro che desiderano la comodità ma amano stare al passo con i tempi.