La qualità e l’impegno di Samsonite nella realizzazione delle valigie: i materiali
La cura dei dettagli e l’attenzione verso l’utilizzatore sono solo alcuni dei principi su cui si fonda la creazione delle valigie di Samsonite.
Partendo dalle materie prime, proseguendo con i processi produttivi e terminando con i test di qualità, ogni fase della produzione di un modello Samsonite riveste un ruolo di fondamentale importanza, e per tale ragione il brand è considerato un sinonimo di qualità e professionalità, oltre che un ottimo esempio di azienda aperta nel campo dell’innovazione.
Al giorno d’oggi ciò che risulta indispensabile per iniziare la creazione di un bagaglio è la scelta dei materiali più adatti, per rispondere alle varie esigenze dei clienti. Uno dei più usati dal marchio è di certo il polipropilene: lavorato e trattato in modo molto particolare, quest’ultimo ha permesso la realizzazione del Roxkin e del Curv. Nel primo caso si tratta di un materiale di creazione del marchio, ottenuto da granuli di polipropilene sciolti e trasformati in lastre, per un totale di 28 lastre sovrapposte; nel secondo caso, invece, il Curv nasce da palline di polipropilene convertite in filato che viene successivamente intessuto e termoformato, in modo da ottenere dei bagagli leggeri ma molto resistenti. Questa tipologia di materia la possiamo trovare, ad esempio, nella collezione Lite-Shock.
Per linea Magnum Eco, invece, è stata fatta la scelta di utilizzare dei granuli di polipropilene riciclato sciolti e successivamente iniettati nello stampo del guscio secondo la tecnica “Aerobust”, che si basa sull’introduzione del liquido da cinque punti diversi, in modo tale da avere un risultato finale più sottile e leggero. Nell’assemblaggio di questo modello, inoltre, è stata anche utilizzata una particolare produzione automatizzata, attraverso la tecnica “Snap it”, che si basa sull’incastro dei componenti.
Altra tipologia di guscio che è possibile trovare nelle collezioni Samsonite (come la Nuon) è quello in policarbonato, un particolare composto organico la cui purezza determina una maggiore qualità. Per la realizzazione di una valigia di questo genere si utilizza la sovrapposizione di diversi strati di poliuretano vergine, trasparente e colorato. Ogni modello viene poi rifinito con il processo di estrusione, che consiste nell’eliminazione delle eccedenze e delle impurità.
Per la valigeria morbida, invece, solitamente viene utilizzato il nylon, che conferisce ai bagagli una struttura più elastica, e a cui spesso viene affiancato anche il poliestere.
Molti modelli del marchio, inoltre, vengono creati usufruendo di un processo di ripolimerizzazione, che permette di ottenere materiale riciclato sia dagli scarti post consumo che dagli scarti post industriali. Nella linea Ecodiver, ad esempio, alcuni componenti presentano la particolarità di provenire dal riciclaggio dell’olio del parabrezza delle auto.
In alcuni prodotti Samsonite si può trovare anche il poliuretano, un ottimo sostituto della pelle, idrorepellente e che è possibile lavorare in diversi modi, così da ottenere tanti tipi differenti di effetti.
Dunque, come si può vedere, il marchio Samsonite parte proprio da materiali e lavorazioni per creare un prodotto di qualità e sempre al passo con i tempi.