In questi giorni l’azienda tedesca GOT BAG ha pubblicato i primi risultati relativi alla valutazione del ciclo di vita di uno dei suoi modelli top, il ROLLTOP 2.0 nel colore nero, contestualmente ad un’importante approfondimento del suo ciclo di produzione.

L’azienda ha infatti raggiunto l’obiettivo di coinvolgere ulteriori zone dell’isola di Java, in Indonesia, relativamente alla fase della raccolta dell’Ocean Impact Plastic, creando ulteriori depositi e punti di raccolta nelle coste settentrionali e meridionali dell’isola, contribuendo così a fornire nuove opportunità lavorative nonché un presidio capillare nel territorio, interamente dedicato alla raccolta dei rifiuti.

Contestualmente, è stata realizzata la prima Valutazione del ciclo di vita (Life Cycle Assessment, abbreviato LCA) ossia l’analisi dell’impatto ambientale della produzione, distribuzione e smaltimento del prodotto maggiormente amato e venduto di GOT BAG, ossia il ROLLTOP 2.0 nel colore nero. In questo contesto di analisi, la specifica del modello e della colorazione è fondamentale, in quanto la quantità di materiale utilizzato e la colorazione influiscono sul processo di lavorazione (come descritto bene nei documenti GOT BAG relativi alla Supply Chain, infatti, i modelli in colore nero prevedono la colorazione del filato prima della tessitura, cosa che non avviene per le altre varianti di colore).

Andando nel dettaglio, la valutazione ha messo a paragone la produzione di uno zaino realizzato con materiali riciclati con il medesimo modello (fittizio) realizzato con materiali nuovi: i risultati dimostrano che l’utilizzo di materiali riciclati riduce del 22% l’impatto ambientale della produzione (valutando emissione di gas serra, sfruttamento del territorio e delle acque, ecosostenibilità), sebbene bisogna tener conto che le lunghe distanze coinvolte nel processo di trasporto, segnano una leggera impennata in alcuni dei dati analizzati. Il risultato finale è pertanto nettamente positivo, dimostrando che la strada intrapresa dall’azienda è corretta e sta procedendo nella direzione desiderata, tuttavia – come sostiene l’azienda stessa – è necessario studiare nuove strategie per minimizzare l’impatto degli altri fattori coinvolti, così come la continua ricerca di materiali nuovi per sostituire tutti quei componenti che, purtroppo, ad oggi, non possono essere prodotti con materiali riciclati.